Proprietà medicinali del Tarassaco
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Clik here to view.Il tarassaco, in latino Taraxacum officinale della famiglia delle Compositae, noto anche con il nome di “dente di leone” o “soffione”, è un’erba molto comune nei prati, dalla pianura ai monti, sia in Italia che in Europa. È una pianta con foglie dentate o lobate riunite in una rosetta basale e fiori di colore giallo vivo che, terminata la fioritura, si trasformano in sfere bianche e piumose che si disperdono nell’aria al soffio della brezza.
Menzionato dagli antichi medici arabi e greci per le sue virtù terapeutiche, tra le piante medicinali è la più sicura ed efficace come diuretico e nella cura delle affezioni epatiche.
Sia le foglie che le radici contengono un succo lattiginoso ricco di inulina, zuccheri, tannino, taraxicina, sali minerali, sostanze resinose, caucciù, colina e mucillagini. Hanno proprietà diuretiche, depurative e lassative, colagoghe e antiscorbutiche.
Le radici si raccolgono in autunno, si fanno essiccare e si conservano in sacchetti di carta o di tela: sono indicate contro la gastrite, la dispepsia da atonia gastrica e intestinale, la stipsi, l’anoressia, l’insufficienza epatica, i calcoli biliari, il diabete, l’ipercolesterolemia e le malattie dei reni.
Come si usa il Tarassaco
Le foglie si raccolgono in primavera e si consumano sia fresche, da sole o miste ad altre verdure in insalata, sia cotte. Per un analogo effetto, può essere utile bere l’acqua di cottura, nella dose di tre bicchieri al giorno a digiuno.
Decotto: mettere una manciata di radici triturate in un litro d’acqua, bollire per mezz’ora e colare. Berne tre bicchieri al giorno. Le radici si possono anche macinare e assumere in ostia o cachet con un po’ d’acqua.